mercoledì 5 ottobre 2011

Video-ricetta: Noodles Vegan!!!


Vi dò il benvenuto nella mia umilissima cucina (Ikea) con la mia prima video-ricetta.
Come ho premesso già nel post precedente, è la prima volta che giro un video di questo tipo, quindi non è un granchè (anzi, è pessimo!), è più che altro un modo per rompere il ghiaccio. Comunque, la ricetta è venuta bene e i noodles erano buonissimi. Spero vi piaccia :)

sabato 20 agosto 2011

Primi veloci veloci

Come dicevo qualche giorno fa, la rice cooker (ne parlo qui) ha prodotto del fantastico riso integrale cotto alla perfezione che si è rivelato davvero comodo per i pasti di questi giorni. Ovviamente, mangiandoci in due il riso non è durato moltissimo, però diciamo che con la quantata di prova che ho cucinato ci abbiamo fatto due pranzi più che sufficienti (il che vuol dire che quando tornerò a lavorare mi ci potrò preparare 4 pranzi, che è comodissimo!).
In entrambi i casi, l'ho saltato in padella con delle verdure fresche e un pò di aromi, ma oggi ho visto un servizio su Sky che diceva che il riso riscaldato può sviluppare delle sostanze tossiche per l'organismo, per cui tanto per non rischiare credo che quando mi ricapiterà di farlo lo consumerò poi freddo.
Comunque, sono soddisfattissima del risultato, e i due piatti sono venuti davvero buoni (e soprattutto ci ho messo niente a farli, con il riso già pronto a disposizione).
Versione 1, con peperoni, pomodori, capperi, olive e basilico (estremamente estivo)


Versione 2, con peperoni, funghi trifolati, melanzane e prezzemolo



Tutto estremamente semplice, lo so, ma spesso più è semplice più è gustoso (ommioddio, quanta saggezza tutta in una volta, non è che mi darà alla testa?)

Giusto per rendere un pò più sensato questo post totalmente inutile, rendo merito al Martire che oggi mi ha preparato un meraviglioso pesto freschissimo fatto in casa. Non è la prima volta che lo fa, anzi, ogni volta che le piantine di basilico sul nostro balcone producono abbastanza fogliame io inizio a rompere perchè mi faccia il "suo" pesto, e giusto per farmi smettere di solito mi accontenta ^_^
In realtà non è un pesto-pesto, dato che usa il tritatutto per sminuzzare le povere foglioline e ridurle in crema. Inoltre, dato che spesso non abbiamo pinoli in casa, tende a metterci la frutta secca disponibile al momento. Ma non sto a sottilizzare. Lo fa sempre buono, e io me lo sbafo tutto di corsa!
La versione di oggi è realizzata con moltissime foglioline di basilico fresco, uno spicchio d'aglio bello cicciotto, anacardi (non salati, naturali), sale e olio di oliva a volontà -tutto tritato insieme fino a che diventa bello cremoso - e pomodori freschi tagliati a pezzettoni.
Sarà un pesto "povero", ma vi assicuro che è comunque 10 volte migliore di quelli confezionati. Gnammmm!!!



Grazie Martire ^__^


(ok, non sono riuscita a rendere utile questo post neanche così... vabbè, pazienza...)

giovedì 18 agosto 2011

La parmigiana vegan!

La parmigiana di melanzane è sempre stata uno dei miei piatti preferiti, uno di quelli che mia nonna mi cucinava come piatto iper speciale e che spazzolavo in men che non si dica. Devo dire che da quando sono andata ad abitare da sola (ormai 16 anni fa) e a  cucinare per me stessa, l'avrò preparata sì e no una volta. Il fatto è che non mi veniva come quella della nonna, e allora non mi ci mettevo neanche.
Da quando sono vegana ovviamente quella della nonna non la posso più mangiare (e nemmeno ovviamente le versioni più tristi in cui mi imbatto nei ristoranti o nei self-service), per cui quando ho scoperto la versione vegana e casereccia della mozzarella (vedere questo post. La ricetta originale di Concita si trova qui invece) ho pensato subito di sperimentare anche una versione vegan della Parmigiana (anche se il nome non è corretto, dato che di parmigiano non ce n'è nemmeno l'ombra ^_^ certo, se riuscissi a mettere le mani su quel parmigiano vegan che ho visto a Berlino... ma nel frattempo, ci accontentiamo di quello che abbiamo a disposizione).
Per prima cosa, quindi ho tagliato le melanzane a fettine abbastanza sottili e le ho piastrate (per non farle troppo unte, ho preparato in un ciotolino un pò d'olio  misto ad acqua, vi ho intinto un pezzo di carta da cucina e l'ho passato sulla padella, ripetendo quando era necessario).
Dopodichè ho acceso il forno (ventilato, 180 gradi), e intanto che si scaldava ho preparato un sugo di pomodoro bello carico di aglio, peperoncino e basilico (perch a me piacciono tanto questi sapori, ma ovviamente va a gusti).
Ho poi tagliato la mozzarella a fette (Avevo già un paio di mozzarelle pronte da ieri sera, quindi avevano una consistenza giusta giusta), e in una teglia grande grande (quella che uso per le patate al forno) rivestita di carta da forno ho iniziato a disporre delle torrette di melanzane, sugo di pomodoro e mozzarella alternate. Non ho voluto fare la teglia tutta piena perchè avevo visto in giro su internet una versione presentata così che mi ha stuzzicato un sacco, per cui l'ho voluta sperimentare.
Quindi si procede ad alternare una bella mestolata di sugo, una fetta di mozzarella, una fetta (o due) di melanzana, un'altra mestolata di sugo e così via, fino a terminare con la mozzarella in cima, ricoperta da un pò di sugo.
Si inforna tutto per un pò, circa un quarto d'ora, in modo che la mozzarella si ammorbidisca e fili un pochino.
Quando è pronto, si toglie dal forno e mentre è ancora tutto bello rovente si mette la torretta su un piatto e si guarnisce con una foglia di basilico fresco.
Una bontà assoluta, da ripetere sicuramente!!! 







mercoledì 17 agosto 2011

Nuovo acquisto: rice cooker!

Oggi è arrivato l'ordine che avevo fatto la settimana scorsa su Amazon.uk: una bellissima Rice cooker, ossia un marchingegno elettrico per cuocere il riso a vapore.


Ho preso il modello base, quello che non consente di programmare nulla, però va bene così perchè mi interessava solo di avere questo macchinetto che al costo di circa 30 € si occupa di cuocere il riso in completa autonomia. Lo scopo è sia di avere il perfetto riso da sushi, sia di potermi preparare la domenica sera con semplicità un pò di riso integrale pronto da portarmi poi al lavoro durante la settimana.
Ovviamente, l'ho sperimentato subito, e ho provato a preparare un pò di riso basmati integrale.
Ho seguito le istruzioni, e ho quindi messo due misurini di riso e tre misurini di acqua (abbondanti, devo dire. Tre e mezzo in effetti), ho aggiunto un pò di sale, ho chiuso il coperchio e ho avviato la cottura.

Ho atteso 30 minuti (senza mai aprire il coperchio o mescolare), poi ho spostato l'interruttore su "warm" (per tenere in caldo) e ho lasciato il riso riposare al caldo per un quarto d'ora, come indicato sulle istruzioni.
Trascorso il tempo, sono andata ad aprire il coperchio e ad assaggiare il risultato. Bè, sono rimasta basita: il riso (pur essendo integrale, quindi di cottura ostica) è perfettamente cotto e buonissimo! E io praticamente non ho dovuto far altro che metterlo in pentola e dimenticarmelo (infatti nel frattempo mi sono dedicata ai miei armadi :) ).

L'unica nota negativa è che la pentola all'interno si è un pochino incrostata, e non è stata semplice da pulire, per cui credo che la prossima volta proverò a ungerla prima con un pò di olio di oliva.
Nel libretto delle istruzioni ci sono anche una serie di ricette più complesse del semplice riso (paella, risotto, jambalaya,...) che possono essere preparate usando unicamente la rice cooker, quindi di sicuro proverò a veganizzarne una per vedere come viene fuori.
Dimenticavo: tra gli accessori, c'è anche il cestello per cuocere al vapore le verdure.
Nei prossimi giorni proverò a cuocere insieme riso per sushi e un pò di verdure (ho il giochino nuovo, mi devo divertire :P)

domenica 14 agosto 2011

Gita e picnic sugli Appennini

Venerì è stato l'ultimo giorno di lavoro del Martire, quindi da ieri è ufficialmente in ferie.
Ieri abbiamo passato la giornata a casa di amici, e la sera ci siamo fatti un piatto di spaghetti di riso al cinese (a questo proposito: non vedo l'ora di arrivare a Londra per inzepparmi di noodles vegan *w*).
Oggi invece ci siamo riservati tutto il giorno per noi, e siamo andati a fare una gita sugli Appennini, con due tappe per il picnic.
Abbiamo girovagato senza meta, fermandoci sul lago di San Benedetto Val di Sambro per il pranzo e poi nei prati di Mugnano per la merenda :)
Per il pranzo avevamo preparato Fusilli al Farro freddi con pomodorini e basilico, e Farro in chicchi con capperi, olive verdi e pomodori secchi. Per la merenda avevamo un pò degli avanzi dei formaggi preparati nei giorni scorsi e un pochino di frutta secca.

(uhm... non so perchè la foto è venuta caricata così... io l'ho caricata girata orizzontale... mah, misteri di blogger)
Sasso Leone


Il lago





La panchina dove ci siamo fermati a pranzare :)


Relax ^_^

Prati di Mugnano

Domani mattina ancora in giro: andiamo a passare il Ferragosto dai miei (e questo mi fa venire in mente che devo ancora iniziare a preparare il dolce... argh). Si mangerà tanto (mia madre ha studiato uno speciale menù vegan per me ed il Martire, mentre gli altri mangeranno pesce), si berrà vino buono e si giocherà a carte.

BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!!

giovedì 11 agosto 2011

14 anni!!!

Oggi festeggio i 14 anni insieme al Martire!
Da quando abbiamo iniziato ad abitare nella nuova casa (sono stati 3 anni il 23 aprile), abbiamo smesso di uscire a cena per l'anniversario e ho iniziato a preparare sontuose (bè, nell'intenzione almeno) cenette con le mie manine sante.
Quest'anno devo dire che mi sono impegnata parecchio, e ho improvvisato un forno, un caseificio e un pastificio domestico :)
Ora, so che qualcuno si strapperà i capelli gridando nel leggere che non ho mai fatto la pasta fatta a mano, ma è così. Oddio, non è del tutto esatto: quando ero piccola la facevo insieme a mia nonna, ma da quando ho iniziato a vivere per conto mio (e sono ormai 14 anni... mi sono messa con il Martire esattamente un mese prima di prendere possesso del mio primo appartamento a Padova, condiviso con il mio migliore amico di allora) non mi sono mai cimentata nella nobile arte (vergogna!). Ma oggi finalmente ho superato questo (triste) limite, e mi sono cimentata nella produzione di tortelli colorati a forma di cuore ^_^ Inoltre, ho fatto il pane in casa

(e dopo aver fatto l'esperienza a mano, non vedo l'ora che mia madre mi regali la macchina per il pane. Ho incasinato mezza cucina per fare un kg di pane!) e mi sono data all'autoproduzione di formaggi vegani!
Tutte le ricette (a parte il pane) le ho prese da quella fonte inesauribile di sapere che è Veganblog 

Antipasto 1: Caprese Vegan
la ricetta di realizzazione della mozzarella è quella base di Concita (QUI), e che riassumo di seguito:

Ingredienti per la realizzazione della porzione che vedete in foto:
2 cucchiaini di fecola di patate un pò abbondanti (io ho usato Baule Volante)
6 cucchiai di latte di soia naturale (io ho usato Isola Bio)
1 cucchiaio di panna di soia (io ho usato Provamel)
1 cucchiaino di burro di soia (io ho usato Provamel)
3 cucchiai di yogurt di soia naturale non aromatizzato abbondanti (io ho usato Sojade)
un paio di pizzichi abbondanti di sale per preparare la veg-mozzarella
sale e pepe per condire
basilico in foglie
5 pomodorini ciliegia

Realizzazione: (Attenzione! La veg-mozzarella va preparata diverse ore prima rispetto al consumo. Io l'ho preparata più di 24 ore prima. Secondo la ricetta di Concita, comunque, bastano 6-8 ore prima)

Prima di tutto, in un pentolino sciogliere a freddo la fecola con il latte, mescolando bene. Poi aggiungere panna, burro e il sale (io ho messo due bei pizzichi abbondanti, ma va regolato secondo il gusto). Mescolare per bene, poi quando è tutto ben miscelato mettere sul fuoco (fiamma bassa, si deve cuocere ed amalgamare lentamente!). Continuando a mescolare, dopo poco la miscela tenderà a diventare un pò cremosa. A quel punto, togliere dalla fiamma ed aggiungere lo yogurt e mescolare bene. Rimettere sul fuoco e continuare sempre a mescolare per almeno 10 minuti. L'impasto inizierà a compattarsi e diventare consistente. Continuate a cuocere a fiamma bassa e mescolare, perchè in questo modo continua a perdere liquido e diventerà più compatto una volta raffreddato (come una vera mozzarella). Quando si staccherà per bene dalle pareti e dal fondo del pentolino allora vuol dire che è pronto. Oleate una ciotolina tonda e versateci dentro l'impasto.
Dopo averlo fatto raffreddare un pò, mettetelo in frigo e lasciatelo in pace per almeno 8 ore.
Quando il tempo sarà trascorso, togliete la veg-mozzarella dalla ciotola e tagliatela delicatamente a fette  (se non è abbastanza compatta da essere tagliata, allora vuol dire che andava cotta un pò di più). Disponetela su un piattino da antipasto.
Lavate i pomodori ciliegia, asciugateli per bene e tagliateli a fettine sottili. Disponeteli tutto intorno alla mozzarella.Condite con un filo d'olio, sale, pepe e qualche foglia di basilico lasciata intera.

Ero molto scettica prima di provarla, però il risultato è stato strepitoso! La consistenza è magnificamente simile a quella della mozzarella "vera", e il sapore è davvero ottimo! Purtroppo ne avevo preparato solo una porzione di prova, ma la rifarò al più presto per sperimentarla in altri piatti!

Antipasto 2: Stracchino vegan e rucola

Ok, la foto non è assolutamente delle migliori... sembra un cervello in un campo di erbacce... però dal vivo è decisamente meglio di così, sia nell'apparenza che nel gusto!
La ricetta viene sempre da Veganblog, e in particolare dal "Tris di formaggi" di Gnubby.

Ecco gli ingredienti (la porzione che viene fuori è molto più abbondante di quanta ne ho usata come antipasto, ma viene buona come pranzo fresco di domani):
1 bicchiere di latte di soia naturale (io ho usato Isola Bio)
1 bicchiere di yogurt di soia naturale (io ho usato Sojade)
2 cucchiai pieni di panna di soia(io ho usato Provamel)
2 cucchiai pieni di fecola (io ho usato Baule Volante)
Sale a piacere
Un paio di mazzetti di rucola
Salsa di aceto balsamico

Realizzazione:
In un pentolino sciogliere a freddo la fecola con il latte, mescolando bene. Aggiungere poi la panna e il sale, mescolare bene fino ad amalgamare e mettere sul fuoco a fiamma bassa. Continuare a mescolare finchè il composto non diventa morbido e cremoso. A questo punto, togliere dal fuoco ed aggiungere lo yogurt. Mescolare benissimo in modo che non si formino grumi, rimettere sul fuoco e lasciare che si addensi (continuando a mescolare). Deve diventare una bella crema morbida e densa.
A questo punto, togliere dal fuoco e versare in una ciotola. Aspettare che si raffreddi un pò e poi mettere in frigo. Lasciare riposare per almeno 5-6 ore (anche in questo caso, io l'ho fatto il giorno prima), in modo che si addensi ancora un pò e si raffreddi per bene.
Quando è il momento di servirlo, mettere in una ciotolina o in un piattino fondo da antipasto una bella manciata abbondante di rucola pulita, lavata ed asciugata. Versarci sopra qualche cucchiaiata di veg-stracchino. Condire con sale e una spruzzata di salsa di aceto balsamico e servire!

Il sapore è molto più delicato dello stracchino "vero", e un pò più dolcino, però è delizioso. L'ideale è servirlo con dei triangoli di piada (rigorosamente veg) ad accompagnarlo, ma anche del buon pane fresco va benissimo :)!

Antipasto 3: Veg-formaggelli spalmabili

In questo caso, purtroppo, la consistenza dei miei formaggelli non è riuscita come speravo. La colpa probabilmente è del fatto che ho atteso solo 24 prima di servirli, mentre invece la ricetta originale di MentaMarina prevede un riposo in frigo un pò più lungo. Ma il risultato al palato è stato ottimo lo stesso. Per questo, invece di chiamarli Vegrini, li chiamo veg-formaggelli spalmabili ^_^

Ingredienti:
yogurt di soia naturale (in quantità variabile a seconda di quanto veg-formaggio volete produrre. Io ne ho usato una tazza e ho usato Sojade)
succo di limone (in proporzione allo yogurt. Io per una tazza ho usato il succo di un limone grande)
sale (un cucchiaino)
spezie a piacere (io ho usato pepe nero, erba cipollina secca, peperoncino)

un bicchiere alto
un fazzoletto di cotone bianco o della garza
elastici per legare o simili

Realizzazione: (Attenzione! La ricetta originale di MentaMarina prevede un riposo in frigo variabile tra 1 e 4 giorni, consideratelo prima di inserirlo nel menù ^_^)
Secondo la ricetta originale, bisogna versare lo yogurt sul fazzoletto, legarlo per bene e porlo in sospensione nel bicchiere in modo che non tocchi il fondo (sul fondo andrà a raccogliersi il siero), poi metterlo in frigo per qualche giorno e solo quando lo si tira fuori procedere a condirlo.
Io invece ho preferito per comodità la versione proposta da Silvia D. e ho versato lo yogurt su 3 diversi teli, e per ognuno ho mischiato direttamente 1/3 del succo di limone, il sale e le spezie (in uno ho messo solo erba cipollina, nel secondo erba cipollina e pepe nero, e nel terzo solo peperoncino), poi ho chiuso i 3 fagottini con dei legacci, li ho attaccati a delle bacchette cinesi e li ho messi in sospensione su 3 bicchieri alti, che ho riposto in frigo per circa 26 ore.
Quando sono andata ad aprire i pacchettini, mi sono resa conto che il tempo era stato oggettivamente troppo poco, e mi sono ritrovata con tre formaggelli molto cremosi, ottimi da spalmare e comunque molto molto saporiti, per cui poco male.
Li ho disposti su un piattino da antipasto che ho decorati con un pò di prezzemolo tritato, e li ho serviti con dei cracker ai semi di lino.
Una bontà assoluta! Il Martire li ha adorati (e lui è profondamente scettico quando si parla di formaggi vegan. A Berlino ne ha provati diversi, ma non glien'è piaciuto nemmeno uno, invece con i miei esperimenti si è leccato i baffi!!! Ringrazio sentitamente Veganblog per questo successo!). La prossima volta proverò a tenerli in frigo più a lungo, vediamo se si rapprendono un pò di più!

Antipasto 4: Veg-formaggio giallo

La foto è pessima e non si capisce nulla :(
Comunque, per realizzare questo antipastino mi sono ispirata alla ricetta del Cheddar spalmabile che c'è nel "Tris di formaggi" di Gnubby.

Ingredienti:
1 bicchiere di latte di soia naturale (io ho usato Isola Bio)
3 cucchiai di panna di soia (io ho usato Provamel)
2 cucchiai di burro di soia (io ho usato Provamel)
3 cucchiai di fecola di patate (io ho usato Baule Volante)
1 pizzico di sale
1/3 di dado vegetale per brodo precedentemente disciolto in un goccio di acqua tiepida (la ricetta originale prevede un pizzico di brodo in grani, ma non ce l'avevo)
Nachos
Un pizzico di paprica forte

Realizzazione:
In un pentolino sciogliere per prima cosa a freddo la fecola nel latte, mescolando bene in modo che non faccia grumi. Aggiungere poi la panna e il burro, continuando ad amalgamare per bene. Infine, aggiungere il sale e il dado sciolto (mi raccomando, pochissima acqua!), mescolare bene e mettere sul fuoco a fiamma bassa.
Continuare a mescolare per alcuni minuti, finchè l'impasto non risulti bello denso e cremoso (non troppo! Considerate che poi in frigo rapprende ancora un pò, quindi se volete che sia spalmabile bastano pochi minuti).
Togliere poi dal fuoco e versare in una ciotolina. Lasciare raffreddare un pò e poi mettere a riposare in frigo per qualche ora (consiglio almeno 4-5 ore, così che si raffreddi per bene).
Al momento di servire, spolverare di Paprika forte e accompagnare con dei nachos.
Questo era quello verso cui ero più diffidente, perchè il sapore era più "deciso" rispetto agli altri veg-formaggi, e temevo che al Martire non sarebbe piaciuto per niente. Invece ha apprezzato!

Il Primo: Cuori di kamut ripieni
Questa è stata la mia "grande prova" della giornata!
Ho copiato la ricetta base da questa di Mignao, ma ho fatto delle variazioni in base agli ingredienti che avevo in casa e al mio gusto.

Gli ingredienti che ho usato io sono:

Per la sfoglia:
300 gr. di farina di Kamut
1 rapa rossa media già cotta
3 cucchiai di olio evo
Sale

Per il ripieno:
1 cipolla bianca media
Spinaci (io ho usato 2 cubetti surgelati, che ho prima lessato)
100 gr di Ricotta Vegan (per come si ottiene, vedere in questo post)
Olio evo
Sale
Pepe

Prima di tutto, frullare la rapa con un filo d'olio fino a ridurla in crema (non ci devono più essere pezzi interi).
Disporre la farina di Kamut in una terrina ampia, aggiungere la rapa frullata, il sale e un goccio d'olio. Mescolare per bene prima con una forchetta, poi con le mani impastare fino ad ottenere una bella pasta compatta (se l'impasto risulta troppo duro da lavorare, aggiungere un goccio d'acqua). Lasciare riposare al coperto (coprire con un telo di cotone) dentro la terrina per almeno mezzora.
Intanto, preparare il ripieno: affettare sottile la cipolla e soffriggerla in una pentola con un filo d'olio di oliva.  Quando inizia a dorarsi, aggiungere gli spinaci e la ricotta, sale e pepe a piacere. Lasciare sul fuoco finchè non si è asciugato un pò, poi spegnere e fare intiepidire.
Torniano alla nostra palla di impasto rossastra. Quando la mezzora è passata, dividerlo in due e stendere con il mattarello (o con il rotolo della pellicola, come ho fatto io che non ho idea di dove sia il mio mattarello) due sfoglie distinte. Sulla prima applicare una mezza cucchiaiata di ripieno qua e là (insomma, a distanza sufficiente per poter realizzare i cuoricini ^_^). Se avete a disposizione una formina tagliapasta a forma di cuore, allora posizionate sopra alla sfoglia con il ripieno la seconda sfoglia e tagliate i cuori. Se invece come me ne siete sprovvisti, ritagliate i cuori alla buona a mano (secondo me è anche più bello, se sono uno diverso dall'altro!) e poi chiudete i lembi delle due sfoglie aiutandovi con i rebbi di una forchetta (a dire la verità, io ho ritagliato dei cuori più grandi dalla prima sfoglia, e dei cuori più piccoli dalla seconda. Ho sovrapposto quelli più piccoli a coprire il ripieno, e poi ho ripiegato il lembo avanzante dei più grandi in modo sigillare tutto, e ho schiacciato il bordo risultante con la forchetta. Ma in questo modo la pasta del bordo risulta molto spessa, e deve piacere... a me piace ^^).
Questo è il risultato:

Far bollire una pentola di acqua salata, e cuocere i cuori per circa 5-6 minuti. Scolarli con delicatezza, disporli sui piatti già in porzione (i miei erano enormi, e ne ho messi due a testa), condirli a crudo con un filo di olio di oliva, un pò di erba cipollina fresca tagliata grossolanamente con una forchetta e una spolverata di pepe.
Buonissimi!!! *_* L'unica cosa: con il condimento a crudo erano buoni, ma domani sera quando li rifarò (ne sono avanzati altrettanti) proverò a saltarli in padella con un filo d'olio e un pò di salvia fresca, perchè secondo me ci starebbe ancora meglio!

Il Secondo: Vitel Tonnè felice
La ricetta da cui ho scopiazzato è quella del Seitan Detonnè di TizianaVeg, ed è veramente deliziosa!
Ho fatto però delle modifiche nella realizzazione perchè a me il seitan così com'è appena tirato fuori dalla confezione (a crudo, diciamo) non è che mi faccia impazzire. Ecco come l'ho fatto io:

Ingredienti:
Per la base (alias vitello felice):
180 gr. di Seitan naturale
qualche foglia di basilico fresco
olio evo
salsa di soia

Per la veg-salsa tonnata (o salsa del tonno felice :P):
100 gr. di ceci già lessati
il succo di un limone piccolo
1 cucchiaio di capperi + qualche cappero per decorare
1 cucchiaio di senape
olio evo
un goccio di acqua
sale e pepe a piacere
prezzemolo

Realizzazione:
Tagliare il seitan a fettine sottilissime (è importantissimo, altrimenti sembreranno delle bistecche e il piatto ci perde!) e metterle a marinare per un paio d'ore in un recipiente con le foglie di basilico fresche, olio di oliva  e un goccio di salsa di soia.
Intanto, preparare la salsa tritando insieme i ceci con i capperi, la senape, un filo di olio di oliva, il succo di limone, un pò di sale e pepe secondo il proprio gusto e un pizzico di prezzemolo. Tritare finchè tutti gli ingredienti non risultano perfettamente amalgamati (non ci devono essere pezzettoni!). La salsa deve essere bella odorosa, quindi aggiustare di succo di limone, senape e capperi assaggiandola di tanto in tanto. Se risulta eccessivamente compatta e di difficile lavorazione, aggiungere un goccio d'acqua.
Lasciare la salsa a riposare in frigo fintanto che si marina il seitan.
Quando è passato il tempo, versare il seitan e la preparazione in cui è marinato in una padella ampia, e far saltare a fuoco vivo per cinque minuti, in modo che si dori un pochino e assorba ancora di più i sapori del basilico e della salsa di soia. Salare appena appena (la salsa di soia è già salata!), poi disporre le fette una accanto all'altra su un piatto di portata. Lasciarlo raffreddare per un pò.
Quando è freddo o appena tiepido, ricoprire con la veg-salsa tonnata ben spalmata sopra in uno strato piuttosto uniforme. Decorare con un pò di capperi interi lasciati cadere in modo irregolare (e volendo anche una manciatina di prezzemolo e una spruzzata di succo di limone).
Un successone! Ovviamente eravamo talmente satolli per colpa dei mille antipasti e della pasta di kamut che siamo riusciti a mangiarne solo un paio di fettine a testa, ma non è un problema perchè in frigo si conserva perfettamente fino a domani, così ho già risolto per la cena!
Avevo preparato anche il dolce, seguendo la ricetta che avevo trovato qui però devo aver sbagliato qualcosa nella preparazione o nella cottura, perchè il dolce non si è rassodato e quando sono andata a versarlo era ancora completamente liquido... poco male, era buono lo stesso, soprattutto mischiato alle fragole e more frullate che avevo preparato come accompagnamento.
Insomma, in conclusione la cena è stata un successone, e con gli avanzi probabilmente mangerò per i prossimi due giorni XP

Buon anniversario al Martire, che mi sopporta da 14 anni!!!


mercoledì 10 agosto 2011

Il veg-caseificio di San Lorenzo

Oggi ho combinato ben poco, ma se non altro finalmente ho fatto delle cose che rimandavo da mesi e mesi (senza esagerare!). Ho fatto finalmente il backup delle foto e dei video dell'iPhone (era zeppo, porello...) con tanto di doppia copia di sicurezza (sì, lo ammetto, sono un pò paranoica), così finalmente ho potuto svuotarlo, sincronizzarlo ed aggiornarlo per bene. Ho risposto ad una mail a cui dovevo rispondere circa 4 mesi fa (sono pessima), ho sistemato un pò di file arretrati, e finalmente mi sono data all'autoproduzione di formaggi vegan!
Era qualche settimana che cercavo il momento buono per cimentarmi nella sperimentazione, ma vuoi per un motivo (mancanza di tempo), vuoi per un altro motivo (mancanza degli ingredienti), non mi ci ero ancora messa. Oggi invece ho avviato un vero e proprio veg-caseificio, lanciandomi nella produzione di ben 5 tipi di veg-formaggi differenti. Non anticipo nulla adesso, perchè devo attendere domani per vedere se i miei tentativi avranno prodotto qualche frutto mangiabile oppure no.
Ma una cosa so già che è andata bene: la produzione della ricotta vegan!
Ci avevo già provato un paio di giorni fa, fallendo miseramente: il latte non aveva cagliato, e io mi ero ritrovata con un pentolino di latte di soia zeppo di aceto di mele e nient'altro.
Leggendo qui e là per Veganblog ho capito dove stava il mio errore: il latte che avevo utilizzato (Isola Bio) aveva una percentuale di grassi troppo bassa, per questo non cagliava. Ho provato quindi ad acquistarne uno differente (Provamel, che ha 2,1 gr. di grassi ogni 100 gr) e finalmente ci sono riuscita!

Ecco come si fa la ricotta vegan:

Ingredienti:
500 ml di latte di soia naturale
due cucchiai abbondanti di aceto di mele (o succo di limone)

Procedimento:
Scaldare il latte in un pentolino su fuoco moderato fino a raggiungere il bollore. Quando bolle, versare l'aceto di mele (o il succo di limone), togliere dal fuoco e mescolare per bene. I fiocchi di latte si staccheranno dal siero giallastro e inizieranno a salire in superficie. Continuare a mescolare finchè tutto il latte non si sarà separato dal siero. Se necessario, rimettere un pochino sul fuoco ed aggiungere ancora un goccino di aceto per far cagliare anche l'ultimo pochino di latte rimasto.
Quando il siero si è separato per bene, scolare il tutto in un colino a maglie fitte, risciaquare velocemente sotto l'acqua per togliere il sapore acre dell'aceto, muovendo un pò i fiocchi in modo da far colare via più liquido possibile.
Lasciare almeno un'oretta i fiocchi nel colino, lasciandoli scolare di tutto il liquido possibile.
Quando vedete che sono belli asciuttini, trasferiteli in una coppetta et voilà, la veg-ricotta è pronta!

Così com'è ha un sapore piuttosto neutro, ma appena si accompagna a qualcosa di saporito diventa buonissima!
Io questa sera l'ho usata per condire la pasta, usando come base la ricetta di Nadir QUI

Ingredienti:
160 gr di Fusilli di farro
50 gr di olive taggiasche denocciolate
30 gr di capperi
30 gr di pomodori secchi
100 gr di ricotta vegan
un mazzettino di erba cipollina fresca
olio evo
sale
prezzemolo tritato

Realizzazione:
Mettere a bollire la pasta in una pentola di acqua salata.
Tritare grossolanamente i capperi insieme alle olive e ai pomodori secchi. 
In una padella antiaderente, mettere a soffriggere a fiamma moderata in un filo d'olio l'erba cipollina pulita e tagliata con una forbice.
Quando profuma per bene, aggiungere il trito precedentemente preparato e lasciar rosolare un paio di minuti, poi aggiungere la ricotta e il prezzemolto, mescolare per bene ed aggiungere un goccio di acqua per rendere il tutto più cremoso. Aggiustare di sale e pepe.
 
 
Quando la pasta è ancora molto al dente, scolarla e farla saltare un paio di minuti nella padella del sugo, in modo da amalgamare per bene i sapori.
Impiattare e decorare con una spruzzata di prezzemolto tritato.
 

Buonissima!!!! *__*
Domani voglio usare la ricotta vegan per preparare il ripieno per la pasta (piatto principale della cena di domani sera!), ma credo proprio che data la rapidità di preparazione e la bontà del risultato finale inizierò ad usarla spesso!!!

E ora aspetto fiduciosa domani per vedere i risultati dell'industria veg-casearia che ho messo in piedi oggi :P

martedì 9 agosto 2011

Un pranzo veloce

Oggi sono tornata da correre che era già tardi (perchè mi sono svegliata tardi, mica per un qualche straordinario motivo -.-), ero affamatissima e non avevo voglia di stare a pensare a qualcosa di buono da mangiare, per cui ho preso le prime 3 cose che mi sono saltate in mano, le ho cotte e le ho sbattute in un piatto.
Le cose erano: 80 gr di cous-cous di kamut, due zucchine medie e una fetta di seitan al naturale.
Ho sbucciato le zucchine e le ho tagliate a rondelle sottili (ebbene sì, ho usato la mandolina. Ringrazio sentitamente il Martire per avermi fatto questo prezioso dono ^_^), le ho messe in una pentola con un pò d'acqua e mezzo dado vegetale e le ho fatte cuocere un pò, finchè non si sono ammorbidite e l'acqua è evaporata tutta. Intanto, ho cotto il cous-cous in acqua salata (tempo di cottura: 5 minuti. L'ho detto che morivo di fame?).
Pronte le zucchine, le ho impiattate nella stessa padella ho messo a cuocere la fetta di seitan per qualche minuto in modo da farla dorare per bene, poi l'ho messa insieme alle zucchine nel piatto. Ho scolato il cous-cous e ho messo anche lui nel piatto (risultato: un piatto enorme e colorato! Yummi!!!). Ho spolverato il cous-cous di semi di lino tritati e le zucchine di prezzemolo.


Buonissimo!!! L'unica cosa: 80 gr di cous-cous sono decisamente troppi! Non ce l'ho proprio fatta a finirlo... la metà è più che sufficiente...

domenica 7 agosto 2011

Veg-tiramisù!!! Finalmente!!!

Navigando per Veganblog, mi sono imbattuta in alcune ricette di tiramisù vegan, e dato che quando ero onnivora il tiramisù era il mio dolce di gran lunga preferito ho deciso di cimentarmi.
La ricetta che ho usato è quella di Stella10 QUI
Ho modificato leggermente ingredienti e quantità secondo il mio gusto

Ingredienti:

Per il veg-tiramisù:
300 gr di biscotti vegan tipo Petit (io ho usato i Petit al Farro e Riso)
200 gr di panna di soia dolce
100 ml di yogurt di soia naturale (nella ricetta originale, panna e yogurt sono in uguale quantità, ma per il mio gusto il risultato finale ha un sapore un pò troppo acido, per cui ho preferito ridurre lo yogurt)
5 cucchiai di zucchero di canna grezzo(precedentemente tritato in modo che risulti una polvere fine)
1 ciotola di caffè d'orzo (se come me usate l'orzo solubile, state abbondanti con la polvere, in modo che sia poco annaquato il sapore)
un pò di cioccolato fondente grattuggiato per guarnire

Per la crema di nocciole:
100 gr di nocciole pelate tostate
100 gr di cioccolato fondente tagliato a pezzi
5 cucchiai di latte di soia
1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo


Realizzazione:
Mettere in frigo per almeno mezzora la panna, la ciotola e la frusta che userete per montarla.
Intanto, tritare lo zucchero in modo da ridurlo in polvere e metterlo da parte.
Mentre aspettiamo che la panna e gli attrezzi si raffreddino per benino, procediamo con la preparazione della crema di nocciole (una bontà!).
Tritare a lungo nel macinacaffè le nocciole finchè non diventano una crema omogenea e fine. Aggiungere il cucchiaio di zucchero e continuare a frullare in modo da amalgamare per bene. Aggiungere il latte e frullare ancora.
Fondere il cioccolato a bagnomaria e aggiungerlo alla crema di nocciole nel macinacaffè e continuare a frullare. Il risultato deve essere una crema meravigliosamente simile per consistenza a quelle spalmabili. Se eccessivamente compatta, aggiungere ancora un pochino di latte (ma non esagerare! Non deve diventare liquida!)
Tirare fuori gli attrezzi freddi dal frigo e montare la panna. Aggiungere poi lo yogurt e lo zucchero tritato che avevamo messo da parte. Montare ancora per un pò (qualche minuto ancora, in modo che il risultato sia soffice e compatto) e riporre in frigo, in modo che rimanga in temperatura mentre prepariamo la base del dolce.
Preparare il caffè d'orzo, lasciarlo intiepidire un attimo e poi immergerci dentro i biscotti, che andranno disposti in uno strato uniforme sul fondo di una pirofila.
Quando il primo strato è pronto, spalmare la crema di nocciole in modo da ricoprirlo, poi procedere con un ulteriore strato di biscotti imbevuti nell'orzo. Poi ancora uno strato di crema di nocciole.
Tiriamo fuori la panna dal frigo e mettiamone un bello strato abbondante.
Procediamo con un nuovo strato di biscotti imbevuti nell'orzo, poi un altro di crema di nocciole, poi un altro di panna e infine spolveriamo il tutto con uno strato di cioccolato fondente grattuggiato.




Riporre in frigo a riposare per alcune ore, diciamo che più sta in frigo e meglio è. L'ideale è prepararlo la mattina per la sera, oppure ancora meglio il giorno prima.

E' una bontà incredibile! L'ho fatto assaggiare ai genitori del Martire (rigorosamente onnivori) e hanno fatto il bis,  per cui assolutamente promosso! Credo che lo riproporrò lunedì prossimo per il pranzo di ferragosto a casa dai miei (ci sono anche i miei zii, che non sono affatto pro-veg) e poi di nuovo il sabato dopo per la cena a casa dalla cugina del Martire (quella sarà la prova del 9 definitiva!)